Energy-Paternò 47-43
Catania, 13 aprile 2007, h 17.00
A.S. Energy Club:
Brogna 2, Meli 9, Lo Certo II 19, Benina 2, Lo Certo I ne, Cuntrò I 6,
Ruggieri 9, Tomaselli ne, Quartarone, Guglielmino II.
All.: Alonzo.
B.C. Paternò:
Cicero 2, T. Rao 3, Lo Faro 13, Giuffrida 2, Santonocito 3, Crupi,
Sarpietro ne, Carulli, Santoro, Musumeci 20. All.: G. Rao.
Arbitri: Perrone e Tosto. Parziali:
17-8, 10-5; 13-11, 7-19. |
Grande prova di Salvo
Ruggieri |
L'Energy
vince la prima partita con merito nella sua lunga stagione. Finora i
successi erano arrivati a tavolino (contro il Cus) e contro una squadra
di livello nettamente più basso (lo Juvenilia). Aver battuto gli
avversari paternesi, che all'andata erano stati protagonisti di una
partita non del tutto corretta sugli spalti, ha dato una grande sferzata
al morale della squadra, già basso per le tante assenze e per i
risultati deludenti.
Partiti senza capitan Lo Certo, segnato a referto ma neanche giunto al
campo, con il solito Brogna a corrente alternata che parte addirittura
dalla panchina e addirittura con l'esordiente Carmelo Guglielmino (in
Promozione mancava dall'inizio del 2005), i giocatori gialloblù fanno di
necessità virtù e spinti da super-Piccolo e da un grande Antonio Cuntrò
vanno sul 10-0 in meno di cinque minuti. È su questo vantaggio che si
baserà la gara. |
Negli
altri parziali, infatti, il vantaggio della squadra di casa si
consolida, ma non troppo. Salvo Ruggieri fa gli straordinari in difesa,
coprendo anche le zone in cui Enzo Meli e Gianluca Benina non riescono
ad arrivare, ma deve comunque fare i conti con il ritorno dei rossi di
Paternò. Lo Faro e compagni non demordono: recuperano alla fine del
primo quarto e si giocano punto a punto il terzo. Si arriva al quarto
parziale sul +16 per la squadra di casa. Sembra un vantaggio abissale e
irrecuperabile.
Ma
la stanchezza si fa sentire. In campo giocano più le riserve, la
mancanza di un play e di un pivot si fanno sentire. Poco a poco il
Paternò recupera: stravince il parziale di addirittura 12 punti, ma
manca l'impresa del recupero per due canestri. La grande paura di
vincere viene sconfitta.
Roberto Quartarone |