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LIBERA PGS
(5°)
GRAMMICHELE-ENERGY 60-49
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Grammichele-Energy 60-49
Grammichele,
25 febbraio 2007, h 10.30
Grammichele: Rapicavoli 6, Umana,
Cabibbo 8, Giaquinta 21, Modica 15, Valente 5, Cummaudo 5.
Energy Club:
Meli 7, Lo Certo II 23, Cuntrò I 4, Ruggieri 7, Brogna 8, Cuntrò II,
Nicastro, Quartarone. All.: Alonzo.
Arbitri: Compagnino e
Valenti.
Parziali: 9-8, 19-8; 14-18, 18-15. |
Salvo Ruggieri tra due avversari |
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L'australopiteco-Energy
visto ad Acireale sembrava essersi evoluto in un buon homo erectus
contro il Bronte e addirittura di poter proseguire il suo cammino per
diventare un homo sapiens contro la Virtus. A Grammichele, le
teorie evoluzionistiche di Darwin sono, però, risultate totalmente
sbagliate. Una repentina ed efficacissima (per gli avversari)
involuzione dei gialloblù consente alla squadra di casa di conquistare due punti senza
faticare più di tanto. E dire che i blu schieravano una formazione
leggermente in là con gli anni: Umana, il numero 11, farà a breve 50
anni.
Alessandro tenta
il tiro da due |
Il fatto più
preoccupante è che «tutti» (come ripete alla nausea mister Alonzo) non
fanno altro che sbagliare, regalando palloni su palloni agli avversari,
sbagliando contropiedi facili, addirittura tornando indietro la palla
quando gli avversari la regalano ingenuamente: in breve, girando a
vuoto. Neanche un furioso sfogo di Claudio durante l'intervallo sortisce
l'effetto sperato: la squadra rimane senza nerbo e perde mestamente la
3a partita PGS.
Il Grammichele, dal
canto suo, spesso ha problemi ad uscire da un pressing a tratti
asfissiante (ma assolutamente inutile) e gioca tantissimo su ciò che lo
favorisce: il piano fisico. Andando al rimbalzo in quattro in attacco e
in cinque in difesa, la squadra di casa non può far altro che segnare
punti su punti. A questo punto, con merito.
È inutile parlare
di giudizi personali. L'allenatore alla fine ha detto (o, meglio,
urlato): «è la squadra che ha perso, oggi non bisogna guardare ai meriti
personali, ma ai demeriti collettivi.» E martedì arriva lo Scordia...
Roberto
Quartarone |
(25 febbraio 2007)
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