SFORTUNA
NERA
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Domenica 24 dicembre
- Quest'anno, quando si parla di sfortuna si parla di Energy Club. I
giocatori gialloblù sembrano perseguitati dagli infortuni. Il martire per
eccellenza è tale Antonio "The Gladiator" Sarica, uomo spogliatoio
imprescindibile, che è stato fermo a lungo a causa di un intervento ai
legamenti del ginocchio sinistro. Tanti mesi di fisioterapia hanno
riconsegnato un ragazzo che si stava riprendendo bene i suoi spazi. Lo
scorso anno, per problemi di studio, dovette lasciare a gennaio la squadra.
Non era riuscito ad incidere, complice una frattura ad un dito e un
difficile reinserimento negli schemi. Quest'anno è tornato e Claudio gli
aveva riservato l'ala sinistra. Antonio se l'era presa e contro l'Azzurra
aveva giocato bene, fin quando saltando a rimbalzo non ha subito la
distorsione del ginocchio destro. «Ricordatevi che io non mollo... Lunedì ho
la visita dal medico, speriamo bene... Tornerò ad allenarmi: ci vuole ben
altro per fermarmi... La sfortuna perde contro di me!» Sull'incidente ha
aggiunto: «Mi sono infortunato dando l'anima in campo, negli ultimi minuti
quando ormai tutto era perso, cercando di difendere i colori...Forza Energy!»
Antonio, in bocca al lupo!
Dopo Antonio, contro la Juvenilia è toccato a Sergio Di Marco e Concetto
Guerra di subire degli infortuni alle ginocchia. Per entrambi non è nulla di
grave, ma la maledizione dei pivot dell'Energy continua. Perso
definitivamente Domenico Guglielmino, fermato a lungo da problemi al
ginocchio (che fantasia...) e poi tenuto lontano dal lavoro, si pensava di
aver recuperato almeno Concetto: le ginocchia ballerine non gli si sono
ancora fermate, contro i ragazzini di Francesca Pisano il centro gialloblù
si è fermato spesso per i dolori e alla fine ha dovuto mollare. Poco prima
di lui, questa sorte era toccata a Sergio Di Marco. Il Gigante,
generosissimo in campo, mentre stoppava in maniera spettacolare un giocatore
avversario, ha messo male la gamba, probabilmente stirandosi un tendine. Ha
provato anche a rientrare, senza successo. In bocca al lupo anche a loro:
con la speranza che queste ginocchia smettano di oziare facendo "Giacomo
Giacomo" e inizino a lavorare seriamente!
Roberto Quartarone (24
dicembre 2006)
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